A. soffre in segreto. All’esterno sembra che tutto sia apposto, ma all’interno si sente in trappola. La storia di A. è quella di una ragazza che soffre di un disturbo del comportamento alimentare [Leggi anche Anoressia, bulimia, disturbo da binge eating. I disturbi del comportamento alimentare.]
La stessa ragazza che mangia normalmente in pubblico, in privato si abbuffa con un vasetto di nutella, pane e buste di patatine, magari durante la notte. Va a dormire con lo stomaco che fa molto male e sensi di colpa, vergogna, e auto accusa. Si domanda come le cose siano sfuggite così lontano dal suo controllo. L’idea che tutto si sistemerebbe se solo trovasse il giusto modo di tenere sotto controllo corpo e calorie sembra ottima in teoria ma difficile da mettere in pratica.
Prova una profonda ansia al pensiero di mangiare in un ristorante con gli amici e dipinge sul suo volto un sorriso falso, mentre all’interno sta ossessivamente contando le calorie. Spera di poter riuscire a mangiare come tutti, ma la lista di regole per il cibo si restringe di giorno in giorno.
Forse A. continua a esercitarsi nonostante malattie e infortuni, spera di poter riposare, ma l’ansia di farlo sembra totalmente ingestibile. Sente di essere completamente schiava della palestra. E’ mentalmente e fisicamente sfibrante.
Forse si abbuffa e vomita. Si sente stanchissima e per lei è difficile fermarsi, ma ogni volta si dice che sarà l’ultima volta. Dopo, si sente disgustosa e si vergogna. La sua gola fa male, le guance si gonfiano e si domanda se qualcuno così scoprirà il suo segreto.
Forse si chiede se sta davvero soffrendo di un disturbo del comportamento alimentare. Quella voce nella testa le dice “ma non sembri malata”, “lo fai solo poche volte, non sei ancora a quel punto” o “i disturbi alimentari riguardano solo gli adolescenti”.
I disturbi del comportamento alimentare riguardano il controllo.
Nonostante ciò che molti pensano, i disturbi alimentari non sono disturbi dell’appetito e non riguardano solo una “vanità” corporea. Come A., molte donne che soffrono di Anoressia, Bulimia e disturbo da Binge Eating si trovano in un tormento che riguarda controllo e discontrollo, impulsività e necessità di pensare alla propria forma fisica e alle calorie.
Si tratta di una una spirale da cui raramente si esce da soli, nonostante l’illusione del controllo suggerisca altrimenti. Il rischio, quando si pensa di poter tornare ad aver tutto sotto controllo, non è solo quello di rimanere nel problema, ma di vivere questa sofferenza completamente da soli.
Questo perché i disturbi del comportamento alimentare sono spesso, inizialmente, una soluzione. Molte ricerche mostrano come gran parte delle persone che soffrono di anoressia, bulimia e disturbo da binge eating trovino nel cibo un modo per regolare le emozioni. Altrettante, sono vittime di eventi traumatici o vivono in situazioni familiari di disagio.
Si può uscire da questo tormento, ma spesso è necessario smettere di nascondere il problema prima di tutto a noi stessi e cercare aiuto.
Se soffri di un disturbo del comportamento alimentare e hai bisogno di aiuto, puoi richiedere un consulto psicologico cliccando sul pulsante di seguito.
A. soffre in segreto. All’esterno sembra che tutto sia apposto, ma all’interno si sente in trappola. La storia di A. è quella di una ragazza che soffre di un disturbo del comportamento alimentare [Leggi anche Anoressia, bulimia, disturbo da binge eating. I disturbi del comportamento alimentare.]
La stessa ragazza che mangia normalmente in pubblico, in privato si abbuffa con un vasetto di nutella, pane e buste di patatine, magari durante la notte. Va a dormire con lo stomaco che fa molto male e sensi di colpa, vergogna, e auto accusa. Si domanda come le cose siano sfuggite così lontano dal suo controllo. L’idea che tutto si sistemerebbe se solo trovasse il giusto modo di tenere sotto controllo corpo e calorie sembra ottima in teoria ma difficile da mettere in pratica.
Prova una profonda ansia al pensiero di mangiare in un ristorante con gli amici e dipinge sul suo volto un sorriso falso, mentre all’interno sta ossessivamente contando le calorie. Spera di poter riuscire a mangiare come tutti, ma la lista di regole per il cibo si restringe di giorno in giorno.
Forse A. continua a esercitarsi nonostante malattie e infortuni, spera di poter riposare, ma l’ansia di farlo sembra totalmente ingestibile. Sente di essere completamente schiava della palestra. E’ mentalmente e fisicamente sfibrante.
Forse si abbuffa e vomita. Si sente stanchissima e per lei è difficile fermarsi, ma ogni volta si dice che sarà l’ultima volta. Dopo, si sente disgustosa e si vergogna. La sua gola fa male, le guance si gonfiano e si domanda se qualcuno così scoprirà il suo segreto.
Forse si chiede se sta davvero soffrendo di un disturbo del comportamento alimentare. Quella voce nella testa le dice “ma non sembri malata”, “lo fai solo poche volte, non sei ancora a quel punto” o “i disturbi alimentari riguardano solo gli adolescenti”.
I disturbi del comportamento alimentare riguardano il controllo.
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